Chi siamo

Il club

Il club nasce il 27 novembre 2017, il nome viene studiato in quanto la maggior parte dei possessori, della vecchia Fiat 500, la tengono marciante e in stato efficientissimo quindi è sembrato giusto chiamarlo Club Fiat 500 Storiche e non d’epoca, a prescindere che la parola epoca è sicuramente già inserita in molti contesti associativi e poi epoca si differenzia notevolmente da storica.

Le Auto d’epoca

Un’automobile classificabile come auto d’epoca come la Fiat 500 è una vettura che, oltre ad avere numerosi anni di anzianità, non dispone dei requisiti minimi per poter circolare su strade pubbliche.

Essa, inoltre, non è più presente all’interno del PRA (Pubblico Registro Automobilistico). I proprietari hanno comunque la possibilità di utilizzarla come modello da esibizione durante eventi e raduni o mostre di auto d’epoca.

Per poter partecipare a queste manifestazioni, senza il rischio di sanzioni, è indispensabile per il proprietario del veicolo di munirsi di targa provvisoria e del foglio di via rilasciato dalla motorizzazione civile più vicina.

Per ottenere i certificati che attestano che la propria vettura è ufficialmente un’auto d’epoca, quest’ultima dovrà superare una serie di controlli meticolosi, visionati da uno dei tecnici specializzati in materia della motorizzazione civile. Una volta superati i test, l’ente statale rilascerà un certificato di rilevanza storica e collezionistica al proprietario del veicolo d’epoca.


Verrà inoltre effettuata l’ iscrizione dell’autovettura negli appositi registri di legge. Per quanto riguarda i prezzi della polizza assicurativa delle auto d’epoca, quest’ultime godono di regimi altamente vantaggiosi, data anche l’impossibilità, purtroppo, di circolare su strade pubbliche.

Le Auto storiche

Le auto storiche, a differenza delle precedenti, hanno minori limitazioni in merito alla possibilità di utilizzo da parte dei proprietari. Queste automobili possono tranquillamente circolare sulle strade pubbliche sempre che siano state dichiarate conformi dall’ente competente in materia.

Queste auto storiche, dette anche di interesse collezionistico, devono infatti possedere una serie di certificati che ne attestino tale nomea. Tra questi troviamo l’iscrizione all’ASI (Automotoclub Storico Italiano), o il certificato di Rilevanza Storico Collezionistica.


Come per le automobili d’epoca, anche quelle storiche devono superare una serie di controlli predisposti dalla motorizzazione civile; molto spesso troviamo ulteriori controlli specifici per permettere la circolazione su strada. Tra questi troviamo l’obbligo di revisione, che deve essere effettuato ogni due anni ed una carta di circolazione per potere guidare il proprio mezzo senza il rischio di correre in più o meno gravi sanzioni.

Un altro attestato è quello di datazione e storicità, che comportano ulteriori controlli del veicolo come verificare l’originalità, lo stato di conservazione e la qualità dei pezzi della carrozzeria, del motore e di tutti i componenti meccanici e del telaio. Una volta superata questa puntigliosa e lunga fase di analisi della vettura, l’automobile potrebbe essere etichettata come auto di interesse storico e quindi tutelata in quanto tale dagli enti pubblici e privati preposti ad adempiere a questo importante compito.

Perché nasce questo amore viscerato?

Ci tengo molto, è scrivere da chi, a piccole dosi, ho preso la passione per questo mito automobilistico italiano IL CINQUINO.

Anni 70 mia sorella maggiorenne io uno sbarbatello, mia sorella ha la sua comitiva in questa comitiva era presente una persona di nome Gargano Sandro, Gargano era un, diciamo pilota, di Alfa Sud preparate per gare ma questa è un’altra storia il fatto è che il suo preparatore e diciamo il suo mentore era una persona che con i motori ci parlava una certo ACASBO Furio.

ACASBO Furio, purtroppo non più in vita, un asso del FIAT 600 1000 Radiale ABARTH , un pilotta con le palle e un grande preparatore, certo in questo campo ci vuole tanta fortuna ma anche tanti soldini e Lui non aveva niente di questo ma aveva tanto cuore i suoi motori preparati avevano un’anima, un cuore che batteva ad ogni accellerazione. La sua officina, in Santa Maria Delle Mole, si prestava per ogni problema meccanico ma all’interno della stessa, in un angolo, era presente un’area top segret, un’area che solo in pochi potevano visitare, era il laboratorio del grande Furio dove da li uscivano le sue creazioni meccaniche.Signori parliamo degli anni 70 materiale degli anni 70 no quelli di ora.

Qualcuno dirà, “ha sordito ….anni 70 ….. sorella” Ho parlato di mia Sorella perchè quando aveva dei problemi con la sua macchinina, macchinina, una Fiat 500 Francis Lombardi targata RM K6, mi chiedeva sempre di accompagnarla da Furio, li in questa officina che cominciai a bazzicare il grande Furio, mi prese subito in simpatia al punto di chiamarmi Flavio Stilicone, rimasi colpito nel modo con cui Furio muoveva le mani sui motori di come effettuava i calcoli per effettuare una preparazione anzi una elaborazione già un’elaborazione perchè li, oltre ai motori di auto normali vi erano motori preparati per Fiat 500 Fiat 600 ecc….

Fu in queste occasioni che presso l’officina conobbi Fabrizio il figlio di Furio, ricordo che nel 1977 quando raggiunsi l’età dei 18 anni Fabrizio ne aveva 13 e girava in officina con una tuta e chiavi inglesi in mano, sempre dietro suo Papà a carpire segreti e a imparare il mestiere.

Il Furio, all’interno della sua officina, attualmente è l’officina di suo Figlio Fabrizio, aveva il suo gioiellino una Fiat 500 R targata RM P…, esternamente nulla di rilevante ma un motore che cantava, un 800 che in moto era un’orchestra sinfonica a ritmo kostante.

Li, imbambolato a guardare questa creazione unica, carburatore doppio corpo bielle Dino ecc..ecc.. e Furio ”a Stilicone te piace eh?” e io “porco giuda è uno spettacolo Furio” “Valla a provà” “ma dici veramente?” “certo” non ho pensato più di tanto entro metto in moto e via, PORCA MISERIA E CHI LA TENEVA CHE SPETTACOLO CHE MISSILE Amore immediato, non avevo una 500 quindi non potevo avere una elaborazione del genere però avevo una Fiat 127 Super quelle di 6 mesi che la Fiat metteva in vendita, ritirata presso la Fiat di V.le Manzoni.

Guardai la 127 guardai Furio e dissi “Furio me la prepari?” e lui “A Stilicone ma spendi un po” e io ”Come possiamo fà” e lui “Vabbè Stilicò me lo paghi un pò alla volta dai ti faccio contento” porca miseria non stavo nella pelle e che te lo dico a fare? distrutto 4 marmitte con quel motore una bestia al punto che Furio decise di autocostruire una marmitta apposita, ragazzi uno spettacolo.

Ma so passati 40 anni tutto è cambiato tutto è diverso, cambiato si, ho 58 anni ma sotto al mio cinquino c’è quel famoso motore 800 che provai all’età di 18 anni sotto quella 500 R, anzi la 500 R ora è in possesso di Fabrizio che tolto il motore per darlo a me ha messo un motore di alta ingegneria meccanica un motore a iniezione, si capito bene a iniezione fatto dalle sue mani e testato presso Lanini di Ostia.

storia delle 500

Il mio motore di più di 40 anni è stato aperto, cambiato determinati pezzi ormai usurati per esempio le bielle anche perchè il materiale di oggi non è quello di 40 anni fà, ma tutto questo chi la potuto effetuare? ma chi se no ACASBO Fabrizio quel tredicenne con tuta e chiavi inglesi, ACASBO Fabrizio un mago del Cinquino un preparatore con le cosidette PALLE, signori ho scritto Mago ho sbagliato, di più, un ALCHIMISTA DELLE ELABORAZIONI FIAT 500 BICILINDRICO una Preparatore che si è talmente raffinato e studiato che per me è diventato un CHIRURGO anzi un BARONE dal CAMICE BLU.

Le sue preparazioni sono speciali, i suoi motori sono musica Rock, Pop, jaz, sinfonia da camera, opera teatrale immensa emozione un tributo di suoni meccanici tutto al suo posto ACASBO Fabrizio un’ALIENO.

Ebbene Potete ammirare le sue creazioni nel sito, i suoi motori, il suo colore celeste elettrico, qualcuno giallo e/o rosso ma sono colori non più usati da Fabrizio, solo su richiesta oppure nero come all’epoca, dimenticavo non solo quelli elaborati ma anche il motore classico il famoso motore dell’Ing.Giacosa che sono sicuro da lassù insieme a papà Furio “ANVEDI QUESTO AHO MORTACCI CHE MOSTRO, A FURIO MA STAMO A QUARDA SULLA TERRA? O E’ NARTRO PIANETA?” .

E’ per tutto questo amore sviscerato per un’auto che ha fatto la storia automobilistica d’italia, che decido di gestire e fondare un Club. Per anni socio di un noto club di Roma (non faccio nomi) all’improvviso viene a mancare, all’interno, quel rapporto di stima e rispetto che si conclude con le mie dimissioni.

Questo non mi buttano giu anzi l’amore per questa mitica mi convince a creare un club tutto nuovo senza scopo di lucro e per questo coivolgo due persone, altrettanto amanti del mito, Palmiro e Giuseppe.

Un club diverso, innovativo, capace di offrire servizi, assistenza tecnica e professionale per l’iscrizione al RIVS (registro italiano veicoli storici), polizze assicurative vantaggiosissime, incontri, raduni e tanto divertimento.

Ogni domenica mattina ci ritroviamo presso il piazzale della dea marina (piazzale usato anche da altri club ma siamo in un mondo libero) per discutere,confrontarci e scambiarci opinioni che hanno un solo scopo la mitica fiat 500.

La finalita’ che il club si prefigge e’ quello di valorizzare un patrimonio composto da automobili italiane, in particolare la fiat 500 e sue derivate, se anche tu ti riconosci in questo e sei un possessore di auto che hanno fatto la storia automobilistica italiana non esitare a contattarci e/o a venirci a trovare.